VILLA YORK |
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DI CARATTERE |
Il Villa York strappa la vittoria nel finale e vola ai quarti |
Il vantaggio di avere un allenatore giovane è fondamentalmente uno: la probabilità che il Mister venga colpito da infarto durante le partite si abbassa notevolmente. Abituati in passato con l’anziano Fabrizi, cercavamo il più possibile di non stravolgere l’andamento delle gare, e di tenere una condotta di gioco il più possibile regolare, in modo da non sottoporre le coronarie del vetusto allenatore ad uno stress eccessivo. Con Mister Nori tutto questo è ormai solo un lontano ricordo: la giovane età del novello allenatore ci consente di sconvolgere a piacimento l’andamento delle partite, che |
possono trasformarsi in pochi minuti, da tranquille passeggiate domenicali ad oscuri incubi senza fine. Ed è così che l’ottavo di finale contro la Rari Nantes Lazio, andato in scena nella torrida cornice della piscina del Wellness Town, si è trasformato, in otto interminabili minuti, da gara da amministrare, a buco nero della pallanuoto villayorkese. Per la gara odierna, Mister Nori poteva fare affidamento su una rosa quasi al completo, con il rientro del recuperato Fabi e l’esordio stagionale di Dal Piaz, mentre in tribuna, il Presidentissimo Fabrizio Della Rocca guidava la tifoseria monteverdina composta da Caldari e Poddubnyy. Al fischio d’inizio, il Villa York si presenta in vasca con i magnifici sette titolari di giornata: Capanna, Scisciola, Zoppo, Della Rocca, Spaccapietra, Anticoli, Corsano, mentre in panchina, a spingere i compagni in acqua, siedono: Leoni, Del Prete, Lerario, Fabi, Belardi, Mattogno, Dal Piaz e Mannucci. Si parte con un bel ritmo imposto dai gialloverde, con della Rocca pronto a spingersi in avanti ed Anticoli ben posizionato a centroboa e attenzionato subito dalla difesa avversaria, che capisce che la maggior parte dei palloni oggi transiteranno da quelle parti. Ed è sulla prima espulsione guadagnata da Anticoli che in superiorità numerica, lo schema ormai provato e ripro- |
vato in allenamento, trova appostato Spaccapietra nella sua posizione di tiro, che non si fa pregare ed insacca la rete del 1-0. La Lazio, incassato il colpo, non sta a guardare ed inizia a presentarsi dalle parti di Capanna subito con estrema intensità: passano un paio di minuti ed il centroboa avversario riesce a liberarsi e da 2 metri pareggiare subito i conti: 1-1. La gara si fa subito vivace: sembrano ritmi da quarto tempo, invece siamo solo all’inizio. Mister Nori dalla panchina chiede di non buttare palloni, di non essere precipitosi, perché solo con la testa oggi si può portare a casa il risultato. La risposta |
arriva subito dai suoi giocatori in vasca: discesa di Scisciola che allarga per Zoppo, palla al centro per Anticoli che di potenza mette dentro la rete del 2-1. Villa York di nuovo avanti e primi cambi dettati dal Mister: dentro Mattogno e Del Prete, per arginare il previsto ritorno sotto degli avversari. Ma è sempre la squadra di Monteverede a fare gioco: Della Rocca, Zoppo e Scisciola chiudono i varchi in difesa, mentre a due metri, Mattogno inizia a prendere le misure della porta avversaria. Il primo pallone che cade al centroboa, diventa subito un pallone d’oro per Mattogno che con un tiro fulmineo insacca la rete del 3-1. Mister Nori non nasconde la propria soddisfazione e continua a dare indicazioni ai suoi di non perdersi per strada gli avversari, di non alienarsi dal gioco, di non fare come Spaccapietra. Mentre il primo quarto scivola via tranquillo, all’ultimo istante, il centroboa avversario di nuovo riesce a liberarsi e portare il punteggio su 3-2. Al primo intervallo Mister Nori chiama a raccolta i suoi per apportare qualche piccolo aggiustamento alla manovra, perché, secondo lui, con qualche attenzione in più, la partita sarà vinta senza alcun problema. Si riparte con qualche cambio: dentro Mannucci e Fabi, per un Villa York sempre più votato all’attacco ed infatti non passa neanche un minuto |
che Anticoli guadagna il primo rigore di giornata. Dai 5 metri inspiegabilmente si presenta Fabi, che non batteva un rigore dal 1997 ed al fischio del direttore di gara, lascia partire un tiro che con precisione colpisce la base del palo, spegnendo i sogni di allungo dei gialloverde. Così abbiamo capito perché non tirava un rigore dal 1997. Come la trama di un film d’avventura, in cui si susseguono situazioni rocambolesche esaltanti e deprimenti, così, dopo il rigore fallito, scatta subito l’azione in ripartenza della Lazio che si presenta con un uomo solo davanti al portiere: fallo da dietro, rigore. Dai |
5 metri stavolta non c’è Fabi, infatti il tiro trafigge Capanna e riporta il punteggio in parità: 3-3. Da questo momento in poi la partita cambia completamente aspetto: il Villa York accusa il colpo e si chiude in sé stesso, la difesa non riesce ad arginare l’urto degli avversari e le controfughe si susseguono a ritmo inspiegabile. In otto minuti passiamo dal potenziale 4-2 ad un più roboante 3-6, con il centroboa avversario libero di agire, ricevere palla e passarla ai compagni di squadra che battono a rete. Mister Nori in panchina urla, si sbraccia, chiama uno ad uno i suoi giocatori, si dispera. Prima prova con qualche cambio: dentro Lerario, Corsano, Zoppo, poi Mannucci, Mattogno, Fabi. Poi prova a cambiare modulo: passa da pressing alla zona, poi alla zona mista, poi al pressing alto misto. Negli otto minuti più lunghi della sua carriera di allenatore, inizia anche ad avere delle allucinazioni. Vede il Presidente Della Rocca chiamare Stefano Fabrizi che immediatamente si materializza e cerca di sfilargli la panchina. Poi in un’altra allucinazione vede Spaccapietra perdersi la marcatura e lasciare libero un avversario di segnare. Anzi no, quella non è un’allucinazione, e quando si rende conto che invece è accaduto davvero, caccia Spaccapietra dalla vasca e lo parcheggia nel pozzetto a tempo indeterminato. Un parziale di 0-4 dopo un primo tempo brillante, non si era mai visto neanche nella passata stagione e Mister Nori non riesce a trovare una spiegazione plausibile a quanto accaduto. Eppure Magni non è nemmeno convocato, Caldari è in tribuna, Spaccapietra è stato chiuso a chiave negli spogliatoi: la causa del tracollo nel secondo quarto rimane tuttora un mistero. Al cambio campo Mister Nori capisce che serve un radicale cambio di rotta, altrimenti addio quarti di finale, quindi di nuovo dentro i sette di inizio partita e testa al tabellone del tempo. Si riparte però esattamente così come era finito il secondo quarto: Lazio in avanti in scioltezza e Villa York in affanno. Arriva anche la |
rete del 3-7, tanto per non perdere le buone abitudini, ma Mister Nori ha già pronto l’asso nella manica: il cambio di modulo. Da ora in avanti verrà adottata la Emme, che è l’unico schema che ancora non era stato provato, dopo di che resta solo il 5-5-5 di Oronzo Canà, oppure la resa incondizionata. Con l’adozione della Emme, la musica in vasca improvvisamente cambia: il Villa York riprende coraggio, chiude il centroboa avversario in una gabbia e riparte in velocità con tutti gli effettivi a disposizione. Ci pensa Scisciola a riaprire le marcature con una girata dalla sinistra: 4-7. Gli fa eco Anticoli, con un tocco ravvicinato: 5-7. Risponde Fabi, con un diagonale preciso: |
6-7. Break della Lazio, che dalla distanza segna la rete del 6-8. Riprende la corsa Scisciola, con gol fotocopia del precedente: 7-8. Chiude la rimonta Anticoli, che rimette la chiesa al centro del villaggio, con la rete del pareggio: 8-8. Nell’ultimo quarto è chiaro a tutti che la battaglia sarà a base di nervi: chi non commetterà errori passerà il turno. Mister Nori continua ad invocare la Emme ed i suoi in acqua eseguono alla lettera. Si riparte con lo stesso ritmo di prima ed alla prima superiorità, Fabi segna la rete del sorpasso: 9-8. Ma la Lazio non si scompone e dopo un minuto di nuovo si riporta in parità: 9-9. Di nuovo Mattogno si alterna a centroboa e ed alla prima palla utile, la mette dentro di potenza: 10-9. Non c’è un attimo di respiro, Lazio di nuovo avanti a testa bassa, difesa gialloverde di nuovo in affanno, rete: 10-10. Il Villa York sa che può farcela e continua a premere: Anticoli guadagna il secondo rigore che Corsano si incarica di tirare e fa centro: 11-10. Mancano due minuti alla fine, ancora Lazio in avanti, senza più schemi, solo con la forza della disperazione: 11-11. Ultimo sussulto del Villa York: Scisciola riceve palla sulla sinistra, si accentra, scambio con Della Rocca, palla di ritorno, tiro, rete: 12-11. Quando manca un minuto e mezzo, scatta la girandola dei time-out. In ogni azione le due squadre si giocano i due time-out a testa, in una gara di equilibri, nervi, tensione. Mancano 20 secondi alla fine, i gialloverdi recuperano palla, si deve solo far scorrere il tempo, ma la palla arriva a Spaccapietra, che si sgancia sulla sinistra e vola verso la porta avversaria. Il silenzio cala sulla piscina, in panchina Mister Nori sta attraversando quella linea sottile che divide l’esultanza dallo stupro di Spaccapietra. L’anglo-campano è combattuto tra il tiro e la melina, è sempre più tentato dal tiro, mancano cinque secondi, quattro, tre, due, uno… scrivete voi il finale che vi piace di più, intanto il Villa York approda ai quarti di finale dopo una gara folle, che sembrava ormai persa, che ha sapute recuperare e portare a casa. Oggi più che mai possiamo dirlo: VILLA YORK SIAMO SOLO NOI! |
DALLA PANCHINA |
Mister Nori centra il primo obiettivo della stagione: migliorare il risultato della scorsa annata, portando il Villa York tra le prime otto squadre del campionato. A via Affogalasino già si parla di rinnovo ed il fantasma di Fabrizi si allontana sempre di più. |
DAL CAMPO |
ANTICOLI: anche se non in perfette condizioni fisiche, non si risparmia e trascina i suoi alla vittoria. Anche stavolta sfiora la “manita”, ma è già pronto il brano hit per le prossime settimane: “La quaterna” |
DELLA ROCCA: lotta su ogni pallone e fa su e giù a tutto campo senza sosta. Smista palloni ai compagni e rientra puntuale in difesa. Mister Nori lo tiene in acqua fino alla fine, poi al secondo sombrero non riuscito, non ne può più e lo sostituisce. |
SPACCAPIETRA: inizia alla grande, aprendo le marcature dalla sua posizione preferita. Poi rimane nella sua posizione preferita senza mai spostarsi. All’ennesimo avversario lasciato solo, Mister Nori tenta di abusare sessualmente di lui ma viene salvato dai compagni di squadra che chiamano il time-out. |
IL CAMPIONATO |
V.Y. Gianicolo - VILLA YORK: 8-1 |
VILLA YORK - R.N. Albano: 5-7 |
Zero9 Team - VILLA YORK: 8-11 |
VILLA YORK - SNC Civitav: 8-16 |
VILLA YORK - V. Flaminio: 18-5 |
Libertas EUR - VILLA YORK: 6 -7 |
VILLA YORK - R.N. Lazio: 12-11 |
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